Ci sono diversi modi per approcciare l’ambito non solo animale ma anche generalmente naturale in un libro. Qui vi riporto tre esempi:
In fuga verso un sogno, di Zillah Bethell;
Il nido, di Kenneth Oppel;
La luna è dei lupi, di Giuseppe Festa.
Il primo non tratta realmente di animali, almeno non fino in fondo, ma affronta silenziosamente la problematica dell’estinzione. Serendipity vive in un lontano futuro, dove tutto ciò che ora diamo per certo è scomparso. Nella fuga da Lohndar e
dalle sue rigide divisioni sociali, si spingerà in un viaggio strepitoso dove potrete accorgervi che ciò che credete sotto il vostro solo controllo può continuare a vivere senza mano umana alcuna che lo limiti.
In “Il nido”, una lettura scorrevole di appena 190 pagine, si vivono momenti di ansia, confusione e preoccupazione che neanche nel miglior libro horror si provano, ma anche profondi ragionamenti di cui sarebbe interessante discutere apertamente con
chiunque. Qui si conta molto sulla simbolicità delle vespe. Steve, il nostro protagonista, oltre ad avere qualche mania del pulito e un’allergia preoccupante per l’elemento su cui questo libro gira intorno, ha anche un fratello appena nato con molte disfunzioni nel suo organismo, cosa che fa sprofondare la famiglia nella tristezza e nel terrore. Le vespe appaiono nei sogni di Steve promettendo di “salvare” il fratellino, ma sfortunatamente per Steve, si accorgerà dopo aver acconsentito ad essere aiutato che la “salvezza”, per le vespe, non è ciò che si aspettava.
Quest’ultimo romanzo è sicuramente il più impegnativo, ma ugualmente interessante. Qui la situazione ribalta, facendoci vedere ogni luogo descritto con gli occhi di un
lupo. Questo romanzo restituisce la libertà agli animali, non a caso è raccomandato dal WWF, donandogli la parola che noi non riusciamo a comprendere.
Quindi cosa state aspettando? Volate in libreria per acquistare questi favolosi libri e non dimenticate di condividere privatamente con noi o nei commenti i vostri pareri a riguardo!