MALEDIZIONI, EROI E CATTIVI PER VACANZA
- RedattriceChiara
 - 17 giu 2021
 - Tempo di lettura: 2 min
 
Sono bloccata su quest’isola. Papà, mamma, Jane ed io siamo arrivati in aereo due giorni fa, e il viaggio fu burrascoso e movimentato. Quando atterrammo la mia testa continuava a girare, ma solo a me: la mia famiglia stava benissimo. Mi lamentai del viaggio, ma Jane mi rispose così: “Avrai sognato di sicuro Sasha. Il viaggio è stato calmo e sereno”. Non sapevo cosa dire. Avevamo organizzato questa vacanza per filo e per segno da più di tre mesi, e io non avevo nessuna intenzione di rovinarmela. Arrivati all’hotel di quest’isola-paradiso (così la chiamava Jane) andammo subito a dormire, visto l’ora tarda, e io feci un incubo. Ero in una casa buia e seguivo un fantasma di un cane per i lunghi corridoi. Raggiunsi un balcone e vidi che sul tavolo al centro di esso vi era posato un diamante di piccole dimensioni; lo presi in mano e cominciò a sciogliersi divenendo sempre più incandescente. Cercai di farlo cadere ma non ci riuscii: sembrava incollato. Il terrore mi pervase e sentii una voce: “Questa è la mia maledizione”. Lo disse con un tono soddisfatto e poi si mise aridere. Urlai mentre mi svegliavo da quel terribile incubo e notai che il mio palmo aveva dei segni di bruciatura che nessun altro della mia famiglia vedeva. “Quindi non vedi nessun segno sulla mia mano destra, mamma?” chiesi. “No tesoro. Perché mi fai queste domande?” mi rispose lei preoccupata. “Niente, scusa” Non lo vedeva? Allora stavo impazzendo io? Impossibile! Quel giorno restammo in spiaggia tutto il tempo: i miei genitori riposavano sulle sdraio e io e Jane ci sfidavamo a beach volley. Mi scordai completamente di quel sogno, o almeno fino a ieri sera. Feci lo stesso incubo, ad eccezione della parte finale. Invece di prendere il diamante urlai: “Chi sei tu? Cosa vuoi da me?”. La voce, la stessa che avevo sentito la notte prima, mi rispose così: “Io sono quello che voi chiamereste il cattivo e tu, tu sei l’eroina, a cui io ho impedito la propria gloria lanciandole una maledizione”. Non capii nulla di quello che disse. Un’eroina? Io? La voce continuò: “Eroina, tu non potrai muoverti da quest’isola finché il potere supremo non sarà mio, hai capito?” No, non avevo assolutamente capito, e stavo per dirglielo se non mi fossi svegliata di soprassalto in quell’esatto momento. Di cosa stava parlando? Eroi, cattivi, poteri supremi… esistono davvero? Non ne ho la minima idea e non m’importa, mi dissi fermamente. Era solo un incubo, frutto della mia immaginazione. Ma è davvero così? La mia vacanza trascorrerà normalmente o rimarrò bloccata qui per molto tempo?




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